Ogni esperto di comunicazione – e di poker – ti dirà che sapere interpretare il linguaggio del corpo delle persone equivale a leggere il loro pensiero. Si tratta di una strategia vincente per migliorare e facilitare i tuoi rapporti sociali, tanto nel lavoro quanto nella vita privata.
Ma non è importante solo per comprendere gli altri. Studi dimostrano che i segnali non verbali hanno un impatto fino a quattro volte superiore sull’impressione che gli altri hanno di te rispetto a qualsiasi cosa tu dica. Per questo, conoscere il modo in cui determinati comportamenti e segnali vengono percepiti dagli altri è essenziale per porsi nella maniera corretta e in linea con l’immagine che vuoi trasmettere di te. Specialmente in un contesto professionale o in una situazione delicata, come ad esempio un colloquio di lavoro o una riunione con un cliente importante.
In questo articolo ti spiegherò come interpretare il linguaggio corporeo delle persone per capire cosa vogliono (o non vogliono) comunicare senza parole. In particolare, i segnali da notare nella loro fisicità e quale interpretazione dargli.
Come leggere il linguaggio del corpo delle persone
Il linguaggio del corpo fa parte della comunicazione non verbale ed è a tutti gli effetti una forma di espressione, seppur spesso inconscia.
Leggere il linguaggio del corpo è un’attività davvero complessa. Il che non sorprende, se pensiamo a quanto sia semplice fraintendersi anche quando si usano le parole.
Come se questo non bastasse, il corpo umano produce centinaia di migliaia di segnali e movimenti diversi e spesso quasi impercettibili. Tuttavia, come spesso accade, le cose diventano più semplici quando sai cosa cercare. Allora, ecco 3 aree da tenere sotto controllo negli altri e in te stesso.
1. Linguaggio degli occhi: cosa dice il nostro sguardo
Gli occhi sono una delle aree più coinvolte nel linguaggio del corpo. In particolare, lo sguardo è uno dei mezzi con cui le persone comunicano maggiormente il proprio stato di sicurezza/superiorità o insicurezza/sottomissione.
L’esempio più palese è la capacità di guardare fisso negli occhi il proprio interlocutore, piuttosto che distogliere o abbassare lo sguardo. Nel primo caso si comunica sicurezza e sincerità, mentre nel secondo disagio ed evasività.
Non è tutto. Esistono sei specifici movimenti oculari (associati ai tre canali: visivo, auditivo e cenestesico) attraverso cui interpretare il linguaggio del corpo di una persona. Ossia:
- Visivo ricordato (occhi in alto a sinistra): l’interlocutore accede alla memoria visiva e ricorda eventi esistenti e realmente accaduti.
- Visivo costruito (occhi in alto a destra): l’interlocutore inventa eventi non appartenenti alla sua memoria visiva perché non realmente accaduti.
- Auditivo ricordato (sguardo orizzontale a sinistra): l’interlocutore accede alla sua memoria auditiva e ricorda eventi o suoni reali e già ascoltati.
- Auditivo costruito (sguardo orizzontale a destra): l’interlocutore inventa eventi o suoni mai ascoltati.
- Cenestesico (occhi in basso a sinistra): l’interlocutore prova delle emozioni o sensazioni.
- Auditivo interno o dialogo interno (occhi in basso a destra): l’interlocutore ha un dialogo interiore.
2. Il movimento della testa e la mimica facciale
Osservare i movimenti di testa e volto è un altro modo efficace per leggere il linguaggio corporeo delle persone.
Annuire durante una conversazione manifesta coinvolgimento e volontà di proseguire con la conversazione. Dunque viene interpretato come un segnale incoraggiante. Al contrario, scuotere la testa esprime dissenso o mancanza di interesse. Tuttavia, occorre prestare attenzione alla coerenza tra movimento della testa e cosa viene detto. Una disconnessione tipica tra segnali verbali e non verbali accade quando una persona annuisce mentre dice “no” oppure la scuote mentre dice “sì”.
Invece, non muovere la testa del tutto indica una profonda serietà e sicurezza di sé. Tuttavia, quando la testa e ferma e lo sguardo è fisso sull’interlocutore, può significare che la persona non sia attenta o stia pensando ad altro.
Forse non ci hai mai fatto caso, ma la durata delle espressioni facciali può rivelare la sincerità dell’emozione espressa in una conversazione. Infatti, si ritiene che quando un’espressione facciale dura più di 10 secondi, l’emozione è falsa. Questo perché di solito le emozioni reali durano molto poco sul volto.
3. Interpretare la postura
La posizione di schiena, gambe, braccia e mani può dire molto della persona che hai davanti. In particolare sul suo stato d’animo e se sia o meno a proprio agio in quella circostanza.
Ad esempio, una postura curva suggerisce un disagio ed è tipica delle persone che attraversano un momento difficile, come se un vuoto al loro interno le portasse ad afflosciarsi. Mentre chi ha una postura eretta manifesta un atteggiamento dominante e sicuro.
Infine, la postura comunica molto sull’apertura o chiusura dei tuoi interlocutori – o di te nei loro confronti. Accavallare le gambe e incrociare le braccia, generalmente, sono sintomi di un atteggiamento protettivo o distaccato. Lo conferma anche una ricerca condotta da Gerard I. Nierenberg ed Henry H. Calero (autori di “How to Read a Person Like a Book”) su duemila negoziazioni professionali, nessuna delle quali è andata a buon fine quando una delle parti aveva le gambe incrociate.
Al contrario, puoi interpretare un linguaggio del corpo aperto (gesti ampi, gambe e braccia divaricate, ecc.) come segnale di sicurezza, poiché la persona è capace di occupare tutto lo spazio attorno a sé.
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