Crescita Personale

Essere Imprenditore Non è Una Colpa

Ti sei mai sentito solo e poco capito nel dirigere la tua attività?
O addirittura in colpa, perché il tempo e le energie che investi nella carriera spesso li devi sottrarre ad altri aspetti della tua vita. Come naturalmente la famiglia.

In questo articolo voglio spiegarti perché e come superare questa sensazione negativa, così da poter dare il massimo tanto nella vita professionale quanto in quella privata.

Scopri alcuni consigli su come bilanciare lavoro e vita privata.

La strada dell’imprenditore: perché la scegliamo?

Che il percorso di un imprenditore sia pieno di ostacoli non è una sorpresa. Quello che stupisce, invece, è che non tutti questi ostacoli siano prevedibili.
Trovare nuovi clienti, pagare le tasse e persino affrontare un duro periodo di crisi. Queste sono problematiche che metti in conto nel momento in cui fai una scelta professionale come la nostra.
Diverso è quando le cose ti escono di mano in altri ambiti e ti senti fare delle domande a cui difficilmente sai dare una risposta diversa da “perché devo farlo”.
A me questo succede quando non riesco a trascorrere tanto tempo quanto vorrei con la mia famiglia e con mia figlia, perché devo lavorare su progetto importante o perché sono fuori città per un corso.

Allora si accumulano lo stress, la stanchezza e lo sconforto. Tutto inizia a remare contro di te: come se esistesse una cospirazione.
Ma se è così difficile portare avanti la propria azienda, perché lo facciamo?
Questa è una domanda molto importante. E la risposta lo è ancora di più.
Il modo migliore per resistere alle pressioni che ti affliggono è concentrarsi sullo scopo per qui sei diventato un imprenditore in primo luogo.

Ritorna a quel momento e afferra l’essenza della tua decisione.

Il tuo sacrificio non è fine a sé stesso. È funzionale: necessario a costruire un futuro migliore per chi ti sta attorno.

Ottieni il massimo da te e inizia il tuo percorso di crescita. Scarica gratis la mia guida 

Fare l’imprenditore non significa essere soli: impara a dialogare

Spesso il motivo per cui ti scontri con un contesto, è perché quella realtà non è ancora pronta a capire il tuo lato della medaglia.

Questo avviene soprattutto con i tuoi figli, che sono troppo giovani per capire quale sia il peso di responsabilità grandi come quelle che hai tu.
Però non farti scoraggiare. Come madre o padre non devi per forza scegliere se cedere e compromettere la tua carriera, oppure ignorare questo malessere e immergerti nel lavoro.
Hai più di queste due possibilità a tua disposizione.
Innanzitutto, non sottovalutare l’importanza di essere aperto con chi ami. Coinvolgili e parlagli. Spiega che quello che fai ha una finalità che va ben oltre te stesso.
Trasmetti tanto la tua passione per il tuo settore, quanto la tua voglia di dare a chi ti è vicino una vita piena di opportunità.
Falli sentire parte integrante del tuo percorso, non solo un segmento parallelo.

Magari non saranno immediatamente pronti a capire, ma intanto hai già piantato un seme nella loro mente.
Inoltre, mostragli come la tua attività abbia anche un impatto positivo sul quadro generale: dal contribuire a far girare l’economia al creare opportunità per gli altri. E come queste persone, a loro volta, possono garantire un buon futuro per la propria famiglia grazie al tuo impegno.
Allo stesso tempo, è tua responsabilità fare in modo che il tuo sacrificio sia frutto di necessità e non di inefficienza.
Da imprenditore e padre, mi rendo conto di quanto valga il mio tempo sia in termini economici che emotivi.
Per questo mi assicuro sempre di applicare alla mia attività la strategia migliore, che mi permetta di ottimizzare al massimo ogni singola ora trascorsa lontano da casa.

Qual è la tua esperienza come genitore e imprenditore? Condividila con noi lasciando un commento.

Ci sei quasi... 80%

Inserisci la tua email per ricevere subito la Checklist gratuita

Per proseguire occorre prestare il consenso al trattamento dei dati per tutte le finalità meglio descritte nell’informativa resa dell’ Art. 13 del Regolamento 2016/679 (GDPR)